Rete italiana delle Imprese Recuperate

Dalla crisi economico-finanziaria a oggi si sono moltiplicate le esperienze di imprese recuperate dai lavoratori, designati anche con l’acronimo inglese “W.B.O.” (Workers Buyout). Si tratta di aziende (o singoli rami di produzione) rilevate dai lavoratori sotto forma cooperativistica per evitare il fallimento o risolvere problematiche connesse al passaggio intergenerazionale della precedente proprietà.  

Oltre a salvare posti di lavoro altrimenti a rischio, il fenomeno delle imprese recuperate ha consentito di avviare processi di vera e propria ri-socializzazione dei luoghi di lavoro da parte dei lavoratori, che sono riusciti a superare la rassegnazione individuale costruendo legami di solidarietà.

Il fenomeno non è rimasto confinato al Sud America, dove le empresas recuperadas por sus trabajadores (ERT) hanno dimostrato per prime la possibilità di una riorganizzazione efficiente della produzione su base cooperativistica.

La Rete italiana delle imprese recuperate è il primo progetto ideato e realizzato dal Collettivo di Ricerca Sociale (CRS) per indagare, valorizzare e mettere in rete le esperienze e i modelli di “recupero aziendale” che si sono diffusi in Italia dopo la crisi economica e finanziaria degli ultimi anni.

Il punto di partenza di questo progetto consiste nel tentativo di guardare alla scelta collettiva del recupero come una strategia di conversione, rigenerazione e risocializzazione di risorse (umane e non) altrimenti destinate a diventare scarti per via degli squilibri prodotti dalla competizione economica su scala globale e locale.

Il progetto intende costruire la prima Rete italiana delle imprese recuperate: questo sito vuole essere uno strumento utile sia per le imprese già recuperate dai lavoratori,  sia per le aziende in crisi che potrebbero salvare i posti di lavoro e le competenze accumulate dai loro dipendenti trasformandosi in cooperativa.