Le imprese recuperate, anche designate con l’acronimo inglese “W.B.O.” (Workers Buyout) rappresentanouno dei fenomeni di riscatto economico, sociale e umano più promettenti e meno conosciuti che siano sortinel nostro Paese dalla crisi economico-finanziaria a oggi. Si tratta di aziende (o singoli rami di produzione)rilevate dai lavoratori sotto forma cooperativistica per evitare il fallimento o risolvere problematicheconnesse al passaggio intergenerazionale della precedente proprietà.La Rete Italiana delle Imprese Recuperate è nata su iniziativa libera e gratuita dell’associazione Collettivo diRicerca Sociale per indagare, valorizzare e mettere in rete le esperienze di riscatto sociale, economico,culturale e politico maturate sul territorio italianoin risposta alla crisi economico-finanziaria del 2008, al finedi costruire legami di mutualismo e solidarietà fra le imprese recuperate già esistenti sul territorio nazionale efornire alle aziende in crisi e a rischio di fallimento tutte le informazioni utili ad avviare il processo direcupero da parte dei lavoratori. In Italia, negli ultimi anni, sono nate circa un centinaio di esperienze di questo genere, l’80% delle quali sonoriuscite a restare sul mercato nonostante il fallimento annunciato dalla precedente proprietà e le difficoltàincontrate nella prima fase di recupero dell’impresa. Di fronte alla chiusura o alla delocalizzazioneimminente della loro azienda, questi lavoratori hanno scelto di investire le quote del loro TFR e della loromobilità in un capitale sociale comune per rilevare e recuperare l’impresa. Si tratta, insomma, di esperienzecoraggiose, in cui i lavoratori si appropriano dello spazio della decisione e costruiscono in manierapartecipata il terreno per un nuovo modello di produzione, fondato sull’autonomia e sulla cooperazione.Arci, nata nel 1957, erede dell’antica tradizione mutualistica dei movimenti popolari e antifascisti che hannocontribuito a costruire e consolidare la democrazia italiana fondata sulla Costituzione, è da sempre impegnataper la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, la lotta al precariato, la promozione del diritto allavoro, la dignità di ogni essere umano. Arci Aps oggi è una grande rete di 4.600 tra circoli, case del popolo e associazioni locali presenti in tutto ilterritorio italiano e coinvolge oltre un milione di soci e socie.Per queste ragioni l’incontro tra la Rete Italiana delle Imprese Recuperate ed Arci si è già realizzatoattraverso l’adesione ad Arci presso il Comitato territoriale di Torino grazie al cui interessamento si è giuntial presente protocollo di collaborazione. Arci Aps e Rete Italiana delle Imprese Recuperate, quindi, con questo protocollo intendono sviluppareulteriormente la relazione tra le due organizzazioni e in particolare si impegnano a:-avviare forme di promozione delle imprese associate nella rete dei Circoli e Comitati Arci;-tenere aggiornata la rete dei Circoli e Comitati sulle nuove Imprese;-diffondere i prodotti delle Imprese aderenti nel circuito dei Circoli e Comitati Arci;-promuovere forme di accordo e facilitazione nella diffusione dei prodotti delle Imprese, favorendoanche accordi locali, da definire caso per caso in maniera autonoma; -collaborare in maniera prioritaria per garantire un radicamento sul territorio nazionale attraverso lapromozione culturale.
Roma lì, 12 Settembre 2019
Francesca Chiavacci (Presidente nazionale Arci Aps)
Leonard Mazzone (Presidente Collettivo di Ricerca Sociale)