“I dipendenti diventano proprietari e tentano, così, di salvare l’azienda, la “loro” azienda, dal fallimento. Dall’inizio della crisi economico-finanziaria a oggi queste azioni – note in inglese con l’acronimo WBO (Workers BuyOut) e nate in Sud America con le Empresas Recuperadas por sus Trabjadores – si sono moltiplicate in tutta Europa e anche in Italia. Spesso le pur numerose esperienze delle varie cooperative di lavoratori, circa un centinaio in Italia dal 2007, non erano messe in relazione tra loro, non era stata creata una rete.
Ma grazie al lavoro del Collettivo di Ricerca Sociale, è nata per la prima volta una “Rete italiana delle imprese recuperate”: una piattaforma digitale di consultazione e valorizzazione delle esperienze sia per le imprese già recuperate dai lavoratori sia per le aziende in crisi.”